L’Accademia Danza Studio 44 si trasferisce al Fabbricone. E’ un progetto ambizioso, ma anche innovativo quello della direttrice artistica Irene Sgobbo e del suo staff, che a settembre inaugurerà i nuovi locali della sua accademia, proprio in una porzione di quello che è a tutti gli effetti un pezzo di storia di Prato, lasciando la vecchia sede di via Ristori. Il Fabbricone nasce alla fine dell’Ottocento, nell’epoca in cui in città spuntano i primi stabilimenti industriali e fin da subito diventa la più grande fabbrica della città. Venne fondato nel 1889 nelle campagne a Nord della città (l’attuale via Bologna) dalla ditta austro-tedesca Kössler-Mayer, distinguendosi non solo per le enormi dimensioni (circa 23.000 metri quadrati) ma anche per il numero di organico: all’apertura si contavano 900 operai, nel 1927 oltre 1200, fino ad arrivare ai 1500 del 1939. Dal punto di vista architettonico era all’avanguardia (prima applicazione in città di una copertura a shed in legno su colonne in ghisa) e la costruzione si configurava come un insieme di corpi fabbrica scanditi da aperture simmetriche regolari, circondati da alti muri di confine che ricordavano una città fortificata.
Proprio ripartendo dalla storia l’Accademia Danza Studio 44 vuole fare un passo verso il futuro, facendo diventare la sua nuova sede un polo per le arti performative a 360°. Non solo danza, quindi, ma anche teatro, mostre fotografiche, musica, approfittando del piccolo palcoscenico già disponibile. “Abbiamo scelto di riqualificare questo luogo non per caso, ma senza intaccarne la matrice originaria (copertura in legno, travi e colonne in ghisa sono ancora in bella vista, ndr) – spiega proprio la direttrice e coreografa Irene Sgobbo -. Vorremmo che diventasse uno spazio aperto alla città. Alle altre associazioni e accademie del territorio e, perché no, anche uno spazio da poter utilizzare per rassegne teatrali e per spettacoli in tournée”.
Nei circa 800 metri quadrati della nuova sede, che è in via di realizzazione in via Bologna 108, troveranno posto tre sale per gli allenamenti dei circa 130 allievi dell’accademia e della compagnia residente, ma anche spazi dove far studiare i ballerini, un punto bar, una piccola area giochi per bambini e uno spazio relax per i genitori. Il primo grande evento nella nuova sede sarà, i primi di novembre, una tre giorni di stage e formazione con alcuni fra i più grandi insegnanti di danza d’Europa. “Sarà il primo vero evento di presentazione alla città di questo nuovo spazio, inaugurazione a parte – conclude Irene Sgobbo -. Il nostro progetto è anche il primo tassello di una riqualificazione più complessiva che dovrebbe, nei prossimi anni, riguardare questa area dove peraltro sono già presenti il teatro Fabbricone e il teatro Fabbrichino”.